Nunziare IV: il primo edificio in canapa della Campania che abbandona il fossile e il climatizzatore.

Case fresche che resistono al caldo. Questo edificio consumerà il 90% in meno dell’energia richiesta da un’opera delle stesse dimensioni, avvicinandosi all’autosufficienza.

Si fa presto a dire sostenibilità: Nunziare IV è un complesso edilizio che, per la prima volta, si confronta con il tema del surriscaldamento delle abitazioni provocato dalle temperature estive sempre più estreme (come quelle di questo mese) e in grado di trasformare le nostre case in saune insopportabili.

La domanda che dovremmo porci è: «Come mai, nonostante le promesse di isolamento termico, che rispondono per lo più al nome di “cappotto”, i nostri edifici d’estate diventano veri e propri forni?». La risposta è nei materiali! L’errore più comune che le imprese commettono è quello di ragionare, in fase di progetto, solo in virtù di un guadagno termico invernale, senza considerare le specificità climatiche della zona in cui gli edificati si inseriscono. Un ragionamento che vale il doppio per ciò che riguarda i comuni della Campania attraversati ciclicamente da estati sempre più prolungate e torride.

L’analisi del clima locale e la ricerca di una regolazione termica naturale ha portato così i progettisti della Cecere Management, per questo edificio di 13 metri e 10 unità distribuite su quattro piani – collocato nella zona sud di Aversa (CE) – vedi render -, ad adottare un materiale al 100% naturale, proveniente da una filiera sostenibile e materia prima coltivata a chilometro zero che protegge dal calore: la canapa

Una novità materica, ancora sottovalutata e poco esplorata, che risponde ai Criteri Minimi Ambientali (CAM) stabiliti dal Ministero dell’Ambiente e concorre al protocollo per la certificazione degli edifici LEED per i notevoli benefici di natura ambientale, con ricadute ed effetti positivi sia sul benessere degli inquilini che per l’efficienza energetica.

Meno costi energetici, traspirabilità, cattura della CO2, protezione naturale dal freddo e dal caldo. Nunziare IV eviterà il surriscaldamento estivo delle pareti – tipico dei tradizionali edifici costituiti dall’accoppiamento di più materiali sintetici -, permettendo ai suoi appartamenti di mantenere una temperatura costante di 26°C d’estate e 18°C d’inverno, grazie all’utilizzo di un solo materiale – il biomattone – per le pareti perimetrali composto esclusivamente da tre ingredienti che si trovano in natura: canapa, acqua e un legante a base di calce, senza l’ausilio di cappotti aggiuntivi derivanti dalla filiera del petrolio. Questo vuol dire: salubrità, meno ricorso al condizionatore e di conseguenza meno emissioni nell’aria in fase operativa. Consumi, che si riducono ulteriormente grazie all’aggiunta di ulteriori tecnologie (pompe di calore, rinnovabili, full electric, abbandono del gas) raggiungendo un risparmio energetico complessivo del 90% rispetto ad edifici tradizionali di pari dimensioni.

Impatto ambientale. Le costruzioni in canapa tengono strette nelle loro pareti l’anidride carbonica finché restano in vita grazie alla capacità della pianta di imprigionare, arrivando ad assorbirne più di quella che produce, la CO2 responsabile del 63% del riscaldamento globale di origine antropica. L’impatto ambientale di questa costruzione sarà dunque immediato: grazie all’impiego di 600 Mc di mattoni dello spessore di 40 cm per la realizzazione delle pareti di tamponamento, l’edificio permetterà di sequestrare 160 tonnellate di carbonio.

A chiudere il cerchio virtuoso dell’azienda che da dieci anni si occupa di progettazione sostenibile, l’isolamento di tetto e sottotetto. Tutto lo sfrido generato dagli inevitabili tagli del biomattone sarà infatti recuperato e lavorato direttamente in cantiere per ottenere materiale utile alla coibentazione del tetto.

Yari Cecere  | Ad Cecere Management

«Con l’edificio in canapa» spiega l’Ad dell’omonima azienda «ci avviciniamo alla realizzazione di case sempre più naturali, efficienti e multifunzionali (capaci di rispondere a più di un problema e più di un bisogno). La tecnologia introdotta presta attenzione non solo al carbonio in fase d’uso, ma si rivela una risposta efficace al problema delle emissioni di carbonio incorporate, riducendole drasticamente. Sono ancora poche, sfortunatamente, le aziende attente a queste dinamiche, ci auguriamo, non tanto di arrivare primi, ma di offrire modelli replicabili e multi-risposta come nel caso specifico. Questo edificio, se osserviamo bene le specifiche del render, offre più benefici. Tanto per fare un esempio, nonostante le difficoltà dettate da un contesto densamente urbanizzato, Nunziare IV dispone di una vasca di accumulo idrico della capacità di raccolta di 10.000 litri che capta le acque piovane, provenienti dalle coperture, per il riutilizzo destinato ad interventi programmati di pulizia delle aree comuni e irrigazione del verde di pertinenza».

Numeri e caratteristiche del progetto

-4 piani

– 13 metri di altezza

– 260 mq per piano

– 50 KW di pannelli fotovoltaici 

– pompe di calore full electric

– no gas 

– vasca di raccolta dell’acqua piovana – capacità 10.000 lt –

– inizio lavori 2022

– consegna 2024

– committente Cecere Management

– Architetti Giustino Marino e Raffaele Truosolo

*NOTA TECNICA

600 Mc di mattoni in calce e canapa equivalgono a:

13 ettari di canapa coltivati

160 tonnellate di CO2 sequestrate

800 alberi in 5 anni

*Dati provenienti dalla filiera di approvvigionamento BIOmat